Nella suggestiva cornice della Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Foligno, si è tenuta una cerimonia di consegna all’Amministrazione Comunale di una riproduzione in bronzo dell’antico sigillo ghibellino di Foligno.
Questo sigillo è custodito presso il Museo del Bargello a Firenze e ora torna simbolicamente a Foligno grazie all’impegno dell’Ente Giostra della Quintana e a una sinergia tra storia e tecnologia.
La riproduzione presenta dettagli complessi e affascinanti che rimandano all’identità della città. La rappresentazione mostra una città murata, torricellata con cinque torri, ciascuna sormontata da un giglio, emblema del potere e della bellezza. Nella torre centrale, il giglio è più grande, segno di centralità e predominanza. Due leoni posti accanto alla porta principale, con in mano un giglio, rappresentano forza e difesa.
Sopra la corona circolare, il motto “+FULGN. FLORES TESTANTUR . LINFA . LEONES” parla di Foligno attraverso simboli: fiori, acqua e leoni.
Il viaggio del Sigillo Ghibellino e il ritorno a Foligno
Questo antico sigillo, di circa 60 mm di diametro e originariamente usato dal cancelliere folignate, è stato a lungo ignoto alla comunità. La sua riscoperta è recente e frutto della passione per l’araldica e della perseveranza di Anna Maria Rodante, membro del Comitato Scientifico dell’Ente Giostra. Il sigillo Ghibellino è rimasto per secoli nelle mani di collezionisti, fino alla vendita al Museo del Bargello nel 1908.
Grazie alle tecnologie moderne è stata realizzata una copia fedele dell’originale, completando così il quadro delle riproduzioni dei sigilli storici custodite presso il Museo della Stampa di Foligno.
La cerimonia e gli interventi istituzionali
Durante la cerimonia, Stefano Zuccarini, Sindaco di Foligno, ha sottolineato l’importanza di questo omaggio, simbolo dell’unità tra storia e cittadinanza. Il Presidente dell’Ente Giostra Quintana, Domenico Metelli, ha ringraziato i partecipanti e i collaboratori per il successo dell’iniziativa, ricordando come questi simboli fortifichino il legame della città con le proprie radici. Intervenuta anche Paola Tedeschi, Vice Presidente del Comitato Scientifico, e Anna Maria Rodante, la ricercatrice che ha riportato alla luce la storia di questo prezioso sigillo.